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IL SELE D'ORO a Senerchia e Valva

Il “Sele d’Oro… trent’anni”, progetto itinerante che vede coinvolti, insieme al Comune di Oliveto Citra (comune capofila) ben 9 paesi della Valle del Sele, porta a casa due date importanti, due giornate all’insegna della musica e della tradizione....


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Data di pubblicazione

12 agosto 2014

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Il “Sele d’Oro… trent’anni”, progetto itinerante che vede coinvolti, insieme al Comune di Oliveto Citra (comune capofila) ben 9 paesi della Valle del Sele, porta a casa due date importanti, due giornate all’insegna della musica e della tradizione.
Sabato 9 agosto la manifestazione ha fatto tappa nel comune di Senerchia, nell’avellinese. Nel pomeriggio per la sezione ”Occhi che brillano”si è tenuta una visita guidata nel borgo di Senerchia Vecchia. L’assessore ai beni culturali Donato Gasparro - che ha accompagnato la voce ormai amica del giornalista rai Gianmaurizio Foderaro- ha arricchito la passeggiata con i suoi aneddoti storici. La ricostruzione storica ha avuto inizio dalla visita della rocca del castello longobardo che domina il paese, costruita in epoca medioevale quando la Valle del Sele era sotto l’assedio dei Saraceni.  Il percorso è proseguito con la visita della chiesa di San Michele, simbolo di appartenenza per i cittadini, dove è stato possibile ammirare una statua del santo risalente al 1300.
Queste bellezze artistiche appartengono, come spiega bene l’assessore, al periodo della guerra; a partire dal 1600, invece, inizia il periodo della pace, con la costruzione della chiesa di Sant’Antonio nel nuovo Borgo.
Questi sono posti belli che gridano giustizia”, sottolinea l’assessore al microfono del giornalista Foderaro. “I giovani devono poter rimanere qui e la gente deve poter conoscere queste zone interne”.
Un punto di vista condiviso anche dal cantautore Mimmo Cavallo che ci ha accompagnati nella visita sottolineando che “bisogna salvare la tradizione, cosi come il progetto Sele d’Oro sta facendo con la storia di questi borghi”.
La passeggiata è terminata con la visita del Borgo nuovo dove a termine della giornata, per la sezione “Melodie dal Borgo” si sono esibiti due eccellenti cantautori di origini partenopee. Il giovane artista Maldestro, con alle spalle una preparazione teatrale, ha cominciato a fare musica da un solo anno ottenendo un consenso diffuso nei numerosi concorsi canori.
“ Le sue canzoni, come i bei libri e come i bei quadri, non tramontano mai”, così il giornalista Gianmaurizio Foderaro – che ha presentato la serata- introduce il secondo ospite: Mimmo Cavallo.  Un artista poliedrico che ha iniziato la sua carriera negli anni ottanta scrivendo testi per artisti del calibro di Fiorella Mannoia e Zucchero. Nel nuovo progetto discografico “Dalla parte delle bestie” che ha presentato durante la serata , l’artista ha spiegato che : “Le bestie sono i bastian contrari, quelli che sono legati ai propri territori e soffrono per i problemi dei propri luoghi.”
La seconda tappa di “Sele d’Oro… trent’anni” si è tenuta nella suggestiva location della villa d’Ayala nel comune di Valva (Sa) lunedì 11 agosto. Nel pomeriggio grazie alla sezione “Occhi che brillano” il festival ha aperto le porte della villa ai visitatori. Antonio Cuozzo e Donato Torsiello, memorie storiche del posto, ci hanno guidati alla scoperta della storia e delle tradizioni di Valva e del suo castello, vero e proprio gioiello architettonico. Storia che ebbe inizio nel 1108 quando un signore normanno, che aveva qui il suo feudo, diede origine alla dinastia che finì nel 1951 con l’ultimo marchese Giuseppe Maria Valva. La visita ha permesso di visionare anche i piani superiori del castello, in passato adibiti ad alloggi per la servitù, dove adesso si trova la pinacoteca. I giardini esterni, abbelliti intorno al 1700 da Francesco Maria Valva sono ricchi di statue quasi tutte proveniente da Firenze.
La sezione “Melodie dal Borgo” è stata un successo di pubblico, il festival itinerante “Sele d’Oro…trent’anni” è riuscito a fregiarsi della presenza di Teresa De Sio che ha portato nella Valle del Sele una delle pochissime tappe del suo tuor “Voglia ‘e turnà... reloded”. Ancora una volta la manifestazione ha fatto una scelta per nulla casuale, selezionando un’artista che con la sua “voglia di tornare” sottolinea l’importanza del ritorno alle radici, alla origini, alla tradizione.
Uno sguardo al passato che non dimentica però il presente, che alla ricerca di un file rouge tra innovazione e tradizione, si reinventa con nuovi arrangiamenti e nuove sonorità. Degno di nota è anche il vincitore del contest “Musicultura” che ha aperto la serata: Dante Francani. Protagonista della scena cantautoriale italiana, nella vita fa l’operaio ma non ha mai tralasciato la sua passione per la musica.
Il prossimo appuntamento con “Sele d’Oro… trent’anni” si terrà nel comune di Santomenna venerdì 22 Agosto con la consueta visita guidata al borgo e l’esibizione in serata del giovane cantautore napoletano Mimì De Maio, del giovane pianista napoletano  Alberto Pizzo e del cantautore siciliano Mario Venuti.

Ufficio Stampa
Premio Sele d’Oro Mezzogiorno
www.seledoro.eu
 

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